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Domande e risposte sul calcolo codice fiscaleInformazioni utili per chi calcola codice fiscale
Cosa è il C.F.?
Il Codice Fiscale come si evince dal nome stesso non è altro che un codice composto da lettere e numeri (alfanumerico) che permette di identificare in maniera univoca, dal punto di vista tributario, tutti i cittadini italiani, le associazioni non riconosciute, e gli stranieri nazionalizzati in Italia e cioè quelli che sono nati in Italia oppure domiciliati per vari motivi nel territorio Italiano. In buona sostanza si tratta di una vera e propria anagrafe fiscale voluta dal Ministro Visentini nel lontano 1973. Nei primi anni di applicazione, e per diversi anni, fu rilasciata dall’Agenzia delle Entrate una tessera cartacea. Successivamente il supporto cartaceo, poco duraturo, è stato sostituito con uno più robusto in plastica e, quindi, più facile da conservare nel tempo. Inoltre, sul retro della tessera plastificata fu aggiunta anche una banda magnetica che permette di leggere e trasferire i dati contenuti semplicemente strisciandola in appositi lettori digitali. Solo l'Agenzia delle Entrate è abilitata a rilasciare la tessera ufficiale ai contribuenti. Inoltre, è possibile estrarre i dati anagrafici di una persona fisica dal proprio codice fiscale mediante il codice fiscale inverso.
Cosa succede nei casi di Omocodie?
Nonostante l’algoritmo utilizzato dall'Agenzia delle Entrate sia molto sofisticato esiste sempre la possibilità di “omocodie” che si verifica quando i dati di due diversi cittadini genererebbero lo stesso codice fiscale. Questa circostanza potrebbe ingenerare non pochi problemi nell’univoca individuazione dei contribuenti. In questi casi tramite un meccanismo particolarmente complesso è possibile rigenerare 128 codici differenti di soggetti omocodici. Per fare un semplice esempio basti pensare al fatto che le ultime due cifre dell'anno di nascita, a parità di tutti gli altri dati anagrafici, per i nati a distanza di un secolo darebbero il medesimo codice. Ad esempio, un uomo nato il 02/10/1907 ha lo stesso codice di un uomo nato il 02/10/2007. Nei casi di omocodia l’Agenzia delle Entrate provvede a sostituire i soli caratteri numerici con una precisa lettera. Questo per evitare che un codice fiscale sia ambiguo e privo della caretteristica essenziale dell'essere univoco. Oggi l'omocodie è un problema facilmente risolvibile dall'Agenzia delle Entrate.
Attribuzione della tessera
L'assegnazione della tessera ai legittimi proprietari avviene in modo diverso a seconda dei soggetti interessati. Vediamo tutti i casi possibili.
Neonati: ai neonati il C.F. viene assegnato esclusivamente dai Comuni. Infatti, quando i genitori provvedono all'iscrizione del figlio/a nei registri d’anagrafe della popolazione residente, il Comune in questione rilascia la tessera generata dal sistema telematico dell’Anagrafe tributaria.
Stranieri: in questo caso l’assegnazione del codice veine effettuata direttamente dagli sportelli unici per l’immigrazione, per il lavoro subordinato e per il ricongiungimento familiare. Infatti, i cittadini stranieri al momento della presentazione della domanda di ingresso in Italia ricevono dagli stessi sportelli competenti il loro codice generato sempre con il sistema telematico dell’Anagrafe tributaria.
Residenti all’estero: per i cittadini residenti all’estero la richiesta del codice fiscale avvinere attraverso i Consolati che riescono ad ottenere il documento mediante collegamento con il sistema telematico dell’Anagrafe tributaria.
Come richiederlo?
L'elaborazione e l’invio della tessera sono di esclusiva competenza dell’Agenzia delle Entrate. Nessun soggetto esterno, tranne la Sogei - Società generale d’informatica Spa - è autorizzato a produrre programmi software ufficilai per il calcolo del C. F. e tanto meno a stampare la relativa tessera. Per richiedere la tessera, o se per qualsiasi ragione si dovesse smarrire quella già rilasciata, chiunque ne può fare richiesta rivolgendosi presso un qualunque ufficio dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l'apposito modello AA4/8. La richiesta deve obbligatoriamente contenere tutti i dati anagrafici del richiedente compreso il domicilio fiscale, dove verrà spedita la nuova tessera. Inoltre, la richiesta dovrà essere corredata da un documento di riconoscimento in corso di validità. Per i minori, la richiesta deve essere presentata dal genitore o da un eventuale tutore che esibiscono il proprio documento d’identità.
Cosa succede in caso di cambio di nome, cognome o di errori?
I contribuenti che decidocno di cambiare il loro cognome oppure il loro nome durante la vita sono costretti, ovviamente, ad aggiornare anche i propri documenti e di conseguenza anche il loro codice fiscale. Il problema, che era in origine osolo teorico, sta diventando sempre più frequente per effetto del considerevole aumento del numero degli immigrati: Infatti, molti di loro per poter ottenere la cittadinanza italiana sono costretti a cambiare il cognome. Vediamo alcuni esempi: i cittadini delle nazioni sudamericane acquisiscono alla nascita il doppio cognome del padre e della madre, ma poi devono necessariamente perdere quest'ultimo per diventare cittadini italiani; le cittadine rumene prendono il cognome del marito quando si sposano e lo possono perdere quando divorziano. In caso di errori sul tesserino plastificato, deve essere chiesta la tempestiva sostituzione presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, esibendo un documento di riconoscimento in corso di validità.
Come si richiede un duplicato?
Se il tesserino viene smarrito, rubato oppure si deteriora e diventa illeggibile è possibile chiederne un duplicato. Un’applicazione specifica dell' Agenzia delle Entrate permette a chiunque di richiedere un duplicato inserendo tutti i propri dati anagrafici. Al fine di identificare in maniera univoca e sicura il richiedete vengono richiesti anche alcuni dati relativi alla dichiarazione dei redditi presentata nell’anno precedente dal soggetto che richiede il duplicato. Per quanto riguarda i cittadini residenti all’estero possono richiederne un duplicato rivolgendosi direttamente al Consolato italiano nel loro Paese di residenza. Va precisato che il cf di una persona fisica rivela la data di nascita e il comune di nascita, informazioni non strettamente necessarie al trattamento tributario che il soggetto è però costretto a rivelare. Nessuno di questi dati è comunque un dato sensibile.
Alcuni Screenshots del nostro algoritmo in funzioneEcco alcuni screenshots con esempi elaborati dall'algoritmo
Tessera SanitariaTessera Sanitaria
CF
Il nostro algoritmo effettua la decodifica secondo le linee guida dettate dal Ministero delle Finanze con il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1976 e tiene conto di tutti i nuovi Comuni Italiani costituti nel 2017. Il Cf ufficiale è rilasciato esclusivamente dall’Agenzia delle Entrate.
Tessera Sanitaria
Con l’introduzione della Tessera Sanitaria il C.F. è stato integrato nella tessera sanitaria stessa e deve essere sempre disponibile anche fuori casa in modo da poter essere riconosciuti, insieme con un valido documento di riconoscimento.